mercoledì, febbraio 22, 2012

Una boa meteo per salvare la costa

Più che una boa sembra una sonda spaziale. Ma è progettata per rilevare il moto ondoso, le correnti marine. Darà informazioni utili per le previsioni meteorologiche e per la pianificazione degli interventi sulla costa. La boa "Odas" che è stata messa in opera oggi al largo di Andora, non distante da Capo Mele, non è precisamente al "battesimo" del mare: ha già alle spalle un anno di onorato servizio in Antartide, dove ha funzionato ininterrottamente grazie alle batterie al litio e al piombo, senza alcun altro intervento.
La boa garantisce una misura ogni trenta minuti dei parametri meteorologici come vento, pressione e umidità, ma soprattutto dell'altezza delle onde, da dove vengono e che periodo hanno. «Con questo strumento - ha spiegato il tecnico di Arpal Stefano Gallino - possiamo individuare episodi di inquinamento, monitorare il trasporto dei sedimenti e con una lunga serie storica di dati stabilire quanto devono essere alti i pennelli, come devono essere orientate le dighe rispetto al moto ondoso e molto altro».
Dati preziosi, insomma, e non soltanto per i tecnici ma anche per gli amministratori: «Il dato scientifico è la base su cui possiamo programmare e pianificare le nostre attività - spiega l'assessore all'ambiente Renata Briano - sarà utilissima per i progetti di difesa della costa, per capire come possono essere fatti i ripascimenti, come progettare le opere di difesa a mare".

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