martedì, febbraio 21, 2012

Festival in the Casbah, gli echi di un successo





Non si sono spenti gli echi di Festival in the Casbah, il contenitore di musica e performance artistiche, completamente gratuito, che ha coinvolto la Pigna di Sanremo nel week end festivaliero.
L’Associazione Fare Musica è riuscita a regalare una prospettiva nuova per la Pigna che ha dimostrato di poter rivendicare un ruolo di attrazione e interesse anche in occasione del Festival.
Proprio così: l’edizione invernale di Rock in the Casbah, kermesse tipicamente estiva, alla sua primissima esperienza si è distinta tra gli appuntamenti di S12, calendario di manifestazioni promosso da Sanremo Promotion quali eventi collaterali al Festival di Sanremo. Si è distinta per il suo taglio di contenitore non solo musicale, si è distinta perché ha saputo parlare con un linguaggio davvero popolare e multigenerazionale, si è distinta perché ha fatto scoprire la Pigna anche ad artisti ed ospiti del Festival.
All’anfiteatro San Costanzo si è radunata una notevolissima cornice di pubblico: nell’arco di oltre due ore sono stati applauditi la cantautrice Chiara Zocchi, conosciuta per i suoi libri di successo e per la presenza nella trasmissione Chiambretti Night che, nella circostanza ha proposto un assaggio della sua produzione musicale in lingua francese, la giovane rock band ponentina dei The Mad, nella quale milita Davide Golzi (figlio di Giancarlo, leader dei Matia Bazar), i sanremesi Grockbanda con il loro teatro-canzone accattivante, Amadeo Grisi, cantautore sanremese che ha inteso esser presente benchè alle prese con acciacchi alla gola, per poi passare ai Kachupa, folk rock band dal Piemonte vincitori di Cartasi Area Sanremo 2011 che hanno saputo conquistare tutti grazie alla propria patchanka coinvolgente e a concludere, il magnetico show dei Monaci del Surf.
Sono arrivate anche le telecamere di Rai 3, a testimonianza dell' ormai consolidata popolarità del marchio Rock in the Casbah.
Hanno riscosso grande successo anche le performance e le installazioni curate da Pigna Mon Amour in collaborazione con Cittadellarte Fondazione Pistoletto e Castello di Rivoli: un trait d’union con quanto è stato fatto nel corso delle ultime estati quando la Pigna si è trasformata in un grande laboratorio artistico. Da una parte l’installazione “Grazie dei fiori, grazie dei fiori bis”: una lunga ininterrotta scia di alluminio che collegava materialmente e idealmente il Teatro Ariston con il cuore antico della città. L’'intervento di persone di tutte le età, turisti e non, ha dato vita ad un festoso happening nello scrivere i titoli di celebri successi del Festival, componendo le parole con lunghe strisce di alluminio.
Poi il progetto di arte contemporanea, dal titolo “Il Festival 2”, ideato da Aleksandrija Ajdukovic’, Chiara Tinonin e Juliana Mori e dedicato a creare un “corto circuito” con il Festival di San Remo: nel corso del pomeriggio di San Costanzo è stato proiettato il medley dei contributi portati da tanti abitanti della Pigna (e non solo) che hanno offerto una propria visione realmente musicale e “canterina” del festival.
Ultimo, ma non ultimo accadimento della intensa no-stop alla Pigna, è stato proiettato il video vincitore di Shoot in the Casbah, concorso per videoclip lanciato quest’anno: “Sick and happy” dei Place to be, ensemble ponentino, è stato ritenuto dalla giuria il video più interessante e, dunque, ha conquistato il successo di questa prima edizione. Mizukovideo che ne è stato curatore, ha ricevuto i meritati applausi.
Questo il link per vedere il lavoro: http://www.youtube.com/watch?v=twcLw3siwQ0
Scommessa ampiamente vinta dunque per una proposta al debutto che ha subito indicato una via per il futuro. La Pigna può e deve essere luogo di incontro tra le diverse arti ed un vero crocevia di esperienze anche nel periodo del festival. Dagli organizzatori dell' Associazione Fare Musica, già artefici del successo di Rock in the Casbah, un ringraziamento a Sanremo Promotion ed al Comune di Sanremo.
Le foto della kermesse sono di Arrigo Arry Baroni

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