mercoledì, novembre 30, 2011

MEMORIAL MILITARI CADUTI IN RUSSIA L’intervento del Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri

“Grazie a tutti, per essere qui. A cominciare dal Console Generale della Federazione Russa, Evgeny Boykov, che con grande sensibilità ha voluto essere presente qui con noi oggi, e dall'Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, nella persona del Presidente Enrico Albertazzi, senza il quale questa giornata non sarebbe stata possibile. Grazie a tutte le autorità e a tutte le associazioni che hanno dato la propria adesione, e a tutti i partecipanti, tra cui anche i parenti e i discendenti dei 46 caduti ingauni che hanno risposto al nostro appello.
Oggi è un giorno importante, per Albenga, in cui tutti noi siamo chiamati a commemorare i tanti, troppi, caduti albenganesi in Russia, quarantasei militari di ogni arma, formazione e grado caduti in combattimento e morti in prigionia. Quarantasei persone di Albenga, padri, figli, mariti, che per spirito di servizio, per fedeltà alla patria, partirono per il fronte per combattere una terribile guerra. Quarantasei ingauni, sottratti alle proprie famiglie, ai propri genitori, alle proprie mogli e fidanzate, ai propri figli, per eseguire gli ordini impartiti loro e adempiere il proprio dovere militare.
Siamo consapevoli della presenza, nell’elenco, di un ristretto numero di seguaci di sciagurati ideali che trascinarono l’Italia in una infausta e dolorosa guerra. Non è tuttavia nostra intenzione, a settant’anni di distanza da quei tragici eventi, ravvivare antichi e mai sopiti rancori, né dare spazio o tantomeno giustificazione alle ideologie che hanno funestato il mondo nel secolo scorso, e che sono già state ampiamente giudicate e sconfitte dalla stessa storia.
Oggi ci troviamo qui, in tempo di pace, per rendere onore alla memoria di quei tanti giovani che, chiamati in battaglia, non tornarono più dalle loro famiglie, non tornarono più nelle loro case, non tornarono più ad Albenga. La nostra Città ha un debito di riconoscenza nei riguardi dei propri caduti, e questo cippo al Caduto Ignoto di Russia, a cui è stata apposta una lapide con i nomi dei quarantasei ingauni, serve a ravvivare il loro ricordo e di tutti coloro che perirono al fronte, da entrambe le parti. Albenga non si dimenticherà mai del sacrificio dei suoi ragazzi, e onorerà sempre la loro memoria, offrendo loro il rispetto della Città tutta. Che Dio possa benedire le anime dei valorosi combattenti che abbiamo perso, e con essi il Paese e la Città per i quali hanno dato le proprie vite. Viva Albenga, Viva l’Italia, e Viva i caduti albenganesi”.

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