giovedì, novembre 24, 2011

Domani 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza nei confronti delle donne

Solo sino a pochi anni fa la parola «stalking», entrata oggi tristemente nel nostro vocabolario per indicare un problema che vede vittime soprattutto le donne, era la traduzione inglese del termine “persecuzione”. Per la precisione, la parola appartiene al vocabolario tipico dell’attività venatoria e indica la tecnica di inseguire la preda con appostamenti, così da facilitarne la caccia. Un termine, purtroppo, di estrema efficacia per definire il fenomeno attuale.
Donne molestate tra le mura domestiche dai propri mariti, giovani perseguitate dagli ex fidanzati, minacciate, percosse fino alle estreme conseguenze. Quasi ogni giorno i mass media riportano, con sconcertante routine, episodi di questo triste fenomeno.
Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza nei confronti delle donne, istituita 12 anni fa dall’Assemblea Generale dell’ONU.
Fu un’iniziativa epocale, poiché si ribadì cosa si intende per violenza sulle donne: «ogni atto di violenza diretto contro il sesso femminile che causa o può causare alle donne pregiudizi o sofferenze fisiche, sessuali, psicologiche…».
E’ una forte presa di posizione che estende il concetto di violenza e stigmatizza anche ciò che avviene tra le mura domestiche o all’interno di una comunità di appartenenza, dove la violenza verso le donne viene troppo spesso considerata una normale consuetudine.
Per combattere questo fenomeno, che, spesso, è anche culturale, tanti Paesi, europei e non, hanno istituito apposite leggi.
Per la prima volta in Italia abbiamo una legge che stabilisce che lo stalking è un reato, inserito nel Codice Penale, punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.
La recente legge è stata fondamentale per combattere questa battaglia che, tuttavia, è un fenomeno anche culturale e come tale richiede interventi concreti per sensibilizzare le coscienze, educare i giovani e dare alle donne la forza di denunciare le violenze e gli strumenti per aiutarle a ricominciare una nuova vita.
L’Amministrazione Comunale, allo scopo di fornire strumenti di aiuto e supporto alle vittime di violenze, nell’agosto 2008 ha aperto, presso Villa Ormond, uno sportello anti-violenza per ascoltare tutti i casi di soprusi.
Il numero delle persone che vi fa ricorso è molto alto e questo dato, al di là della sua drammaticità, è la testimonianza che il fenomeno ora esce allo scoperto e per combatterlo su tutti i fronti e dare alle vittime il coraggio di reagire e di non sentirsi “In colpa” per quello che subiscono è fondamentale parlarne, organizzare iniziative e, insomma, non abbassare la guardia.
E’ ciò che il Comune sta mettendo in atto, in stretta sinergia con l’ASL 1 e con tutte le realtà sociali attraverso un corpo di volontari che offre assistenza legale, psicologica e sociale.
Come l’anno scorso, anche quest’anno lo Zonta Club di Sanremo offre un concreto contributo all’Amministrazione Comunale nel supportare le iniziative divulgative ed informative messe in atto, utile strumento per saperne di più su questo inquietante fenomeno.
Quest’anno è stato organizzato un seminario formativo comprendente otto lezioni (ogni venerdì, da settembre a dicembre) per riflettere sui comportamenti di coppia.

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