mercoledì, gennaio 26, 2011

“ALBENGAVOLTAPAGINA”, INCONTRO CON ANTONIO CAPRARICA

Dopo lo straordinario successo di critica e di pubblica del primo appuntamento, con ospite d’eccezione Folco Terzani, ritorna “Albengavoltapagina”, serie di incontri con gli autori organizzata dall’Associazione Culturale “Librarsi” e dalla Libreria San Michele di Albenga, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Albenga.
La rassegna, il cui obiettivo è di valorizzare e confermare la città di Albenga anche come luogo capace di proporre eventi culturali di grande interesse e richiamo, è denominata “Albengavoltapagina” proprio per rappresentare la pagina sfogliata dal lettore appassionato, ma anche la volontà di Albenga di aprirsi ai grandi autori italiani. A tal proposito, Sabato 29 Gennaio alle ore 21.00, presso l’Auditorium San Carlo di Via Roma, nel Centro Storico della Città, si svolgerà il secondo appuntamento della serie di incontri, con protagonista Antonio Caprarica, noto giornalista, scrittore e inviato RAI. Il quale, alla presenza del professor Franco Gallea, presenterà il suo ultimo libro “C’era una volta in Italia” (2010, Sperling & Kupfer).
C’era una volta in Italia
1861: Unità d'Italia. Ma com'era il nostro Paese 150 anni fa? Il nostro inviato speciale Antonio Caprarica si sposta nel tempo e registra, con la consueta vivacità, episodi, personaggi e vicende per comporre un quadro completo e veritiero dei primissimi anni di vita della nostra nazione. Torino, 18 febbraio 1861. La città piemontese è invasa da una folla variopinta: signori in marsina, militari, giornalisti, curiosi accorsi per assistere al battesimo del Regno d’Italia. Ad applaudire il discorso scritto da Cavour e pronunciato da Vittorio Emanuele II ci sono seicentocinquanta fra deputati e senatori, tra i quali Manzoni, Verdi, d’Azeglio e Garibaldi. Come nasce l’Italia? E qual è il suo volto mentre si affaccia sulla scena della Storia? Spinto da queste curiosità, l'inviato speciale Caprarica si sposta lungo lo stivale: a Napoli, dove Garibaldi ha messo in fuga il re Francesco II e la corte borbonica affonda in un gorgo di complotti; nel Sud del Paese, dove inizia la guerra civile tra i “briganti” e l’esercito dei “galantuomini”; a Roma, dove Pio IX scomunica i “liberali” e ordina incursioni della polizia morale nelle alcove sospette di illeciti carnali. Lungo la strada gli incontri sono tanti: garibaldini fasulli che pretendono la pensione dei combattenti, uomini "di penna e d'azione"che lasciano gli studi per i fucili, principesse che assistono i soldati, statisti, patrioti, traditori, e tanti uomini e donne che stanno diventando italiani senza neppure saperlo.

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