mercoledì, luglio 14, 2010

Prosegue a Loano la rassegna dedicata alle Grandi Orchestre

Prosegue a Loano la rassegna dedicata alle Grandi Orchestre, promossa dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano.
Giovedì 15 luglio, alle ore 21.30, nell’Arena Estiva Giardino del Principe, si terrà il concerto dell’Orchestra e del Coro del Teatro Carlo Felice di Genova.
Il gesto chiaro, preciso e trascinante di Sergio Monterisi dirige Orchestra e Coro del Carlo Felice in un programma frizzante e suggestivo che attraversa circa trent’anni di storia della musica: dal 1859, anno della prima rappresentazione del “Faust” di Gounod (di cui sarà eseguito il celeberrimo e sensualissimo Valzer) a Parigi pochi giorni prima che Napoleone III intraprenda la gloriosa campagna d’Italia alleandosi con l’esercito piemontese contro gli austriaci (II guerra d’indipendenza) al 1890 l’anno in cui, al Marijnskij di Pietroburgo, grazie a Rimskij-Korsakov e Glazunov che ne curarono il completamento e l’orchestrazione, andò in scena la prima de “Il Principe Igor” che Borodin aveva lasciato incompiuta.
Erano gli anni in cui al grido di “Con baldo ardimento, avanti, verso nuove rive!” ideato da Musorgskij, a Pietroburgo cinque musicisti (Balakirev, Borodin, Cui, Rimskij -Korsakov e lo stesso Musorgskij) diedero vita al celebre “Gruppo dei Cinque”.
Dal sodalizio doveva scaturire la “nuova scuola russa” tesa al recupero, contro il cosmopolitismo imperante della scena musicale pietroburghese, dei caratteri originari della musica russa ispirandosi ai canti e alle danze popolari in funzione di un rinnovamento dell’arte musicale che, come ascolteremo, è testimoniato dai canti e i balli con cui il signore dei Tartari intrattiene il suo prigioniero Principe Igor nelle splendide “Danze Polovesiane” di Borodin e dal sinistro ed orgiastico capolavoro orchestrale costituito dal quadro sinfonico “La notte di San Giovanni” di Musorgskij (1867) che dopo la rielaborazione di Rimskij-Korsakov è più conosciuto con il titolo Una notte sul Monte Calvo.
Čajkovskij, di cui ascolteremo la Suite dal balletto “Il lago dei cigni”, non condivideva le aspirazioni nazionali proprie dei membri del “Gruppo dei Cinque” ma neppure aderiva alle tendenze cosmopolite di Anton Rubinstein (di cui, peraltro, fu allievo). Da gigante qual era Čajkovskij mantenne le distanze dall’una e dall’altra tendenza collocandosi a pieno titolo tra i grandi del Romanticismo tout court, componendo capolavori immortali.
L’appuntamento con le grandi orchestre si chiuderà il 20 agosto con la serata “Un Italiano a New York”, una passeggiata musicale con il sassofono di Federico Mondelci eseguito dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo.

Nessun commento: