venerdì, luglio 30, 2010

Parte il “Tavolo Verde” con una legge sulle “filiera corta” anche nelle mense scolastiche e ospedaliere

Favorire la "filiera corta", la vendita e il consumo di prodotti ragionali e stagionali non solo nei punti vendita ma anche nelle mense scolastiche e ospedaliere e nella ristorazione. Per favore l'incontro fra agricoltori e queste realtà e privilegiare ortaggi freschi, frutta di stagione, vini, miele, formaggi, olio extravergine di oliva, paste, insaccati e tante altre specialità liguri, la Regione Liguria ha pronto un progetto ad hoc che sarà il principale obiettivo di una legge che la Regione Liguria punta a varare entro la fine dell'anno.
Lo ha reso noto l'assessore all'Agricoltura Giovanni Barbagallo nel corso della firma per la costituzione del "Tavolo Verde" che nel corso di tutta la legislatura affronterà tutti i problemi del comparto insieme con le associazioni professionali di categoria e, per la prima volta, anche quelle della cooperazione sociale. L'intesa, oltre a Cia Liguria, Coldiretti e Confagricoltura Liguria, è stata sottoscritta anche da Lega Cooperative Liguria, Confcooperative Liguria e Unci Liguria.
"La legge regionale sulla filiera corta, che inizierà il suo iter a in autunno, punterà a sviluppare l'approvigionamento di prodotti freschi e di qualità del territorio da parte della ristorazione collettiva di scuole, ospedali, strutture assistenziali, coinvolgendo anche gli operatori commerciali, ristoranti e trattorie che vorranno cogliere le opportunità offerte da una cucina a chilometri-zero", spiega Barbagallo.
Risultato: poter offrire agli studenti, ai malati, ai cittadini e ai turisti i piatti tipici della tradizione alimentare ligure, spesso dimenticati, con prodotti di qualità di cui si conosce la provenienza, le qualità specifiche, il medoto di coltivazione, i valori nutrizionali.
Dalla riunione costitutive del Tavolo Verde, che aprirà un confronto con altri assessorati della Regione Liguria, sono arrivate buone notizie anche sul nuovo Programma di Sviluppo rurale UE 20013-2020.
"Un primo documento approvato dal Parlamento europeo - ha detto Barbagallo - riconferma la linea di sostegni del Piano attualmente in vigore. La cosa ci fa ben sperare per i successivi passaggi", ha affermato l'assessore. Il piano finanziario del Psr ligure prevede la realizzazione di investimenti e altre attività, nel periodo 2007-2013, per un volume complessivo di investimenti pari a 441 milioni di euro. Il contributo pubblico totale ammonta a 276 milioni, di cui 106 a carico dell'Unione Europea, 120 del Governo nazionale e 50 della Regione Liguria.

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