martedì, febbraio 23, 2010

Successo di pubblico per la mostra Sanremo Story

Continua ad attrarre moltissimi visitatori la mostra “Sanremo story” ideata da Pepi Morgia, a cui si deve anche la direzione artistica, per celebrare le 60 edizioni del Festival della Canzona Italiana
Questa mattina (martedì 23 febbraio), folti gruppi di turisti giapponesi hanno visitato l’esposizione, apprezzando sia la multimedialità che la storia del Festival di Sanremo, conosciuto in tutto il mondo, e qui riproposta attraverso i preziosi cimeli provenienti dalla Fondazione Erio Tripodi Museo della Canzone (di cui Pepi Morgia è direttore artistico).
In “Sanremo story” sono esposti anche abiti di scena prestati dagli artisti che hanno solcato l’ambito palco dell’Ariston e abiti provenienti dalla Maison Daphné di Sanremo.
Tra i cimeli, degni di nota i memorabilia, i dischi originali dell’epoca, le copertine, i pass, gli autografi e gli spartiti, anch’essi originali. E ancora, i giornali del tempo con le copertine dedicate al Festival tra cui quelle della “Domenica del Corriere”, di “Tv Sorrisi e Canzoni” e di “Radiocorriere Tv”. Inoltre, dodici plasma con touch screen visualizzano i 60 anni del Festival, di dieci anni in dieci anni. I link permettono di conoscere le curiosità di quel periodo: il costume, la moda ma anche i direttori d’orchestra, i presentatori e la Miss Italia di ogni anno. Sessanta monitor mostrano tutte le curiosità e gli avvenimenti di questi sei decenni (ogni monitor illustra un anno del Festival)
Molto apprezzato anche il catalogo della mostra. E’ una pubblicazione di circa 100 pagine, realizzata da Silvano Guidone & Associati, curata da Pepi Morgia e con testi di Claudio Porchia. Si tratta di un vero e proprio album fotografico, con immagini provenienti dall’Archivio Alfredo Moreschi e con prefazione di Vincenzo Mollica. Contiene vari interventi di alcuni tra i più qualificati testimoni del viaggio festivaliero. Presenti anche bozzetti e foto di scena.
“Questo continuo afflusso di visitatori – commenta Pepi Morgia – ci fa riflettere su quanto sia importante rendere questa mostra permanente e farla diventare, così, un significativo volano per il turismo della nostra città”.

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