mercoledì, novembre 25, 2009

24 Ore di corsa ”No Finish Line” a Montecarlo 5 atleti della Sanremo Runners percorrono 531,916 km

Un evento insolito ma di grande successo. Per una buona causa: devolvere in beneficenza € 1,10 per ogni chilometro percorso dai partecipanti alla manifestazione “No Finish Line” della durata di 8 giorni (14-22 novembre), con la competizione di valore internazionale alla “24 ore” nell’ultimo fine settimana (21-22 novembre).
Complessivamente sono stati quasi 5800 i partecipanti di ogni età, sesso, ceto sociale e nazionalità che hanno percorso almeno un chilometro, di corsa o a passo, che alla fine di questa decima edizione hanno prodotto 147.684 km in otto giorni, ovvero equivalente a più di 160.000 euro che permetteranno di sostenere finanziariamente progetti destinati a salvare dei bambini, quest’anno: Centro Cardiotoracico di Monaco, Servizio di Cardiologia dell’ospedale di Nouakchott (Mauritania) e all’associazione Fight Aids presieduta dalla principessa Stephanie di Monaco per la cura di ragazze colpite dall’Aids.
Percorso di gara un anello di circa 910 metri nella nuova diga del Porto Hercule.
La Sanremo Runners ha aderito con cinque atleti, alcuni disponibili a correre fino a 24 ore, altri in un tempo minore.
Su tutti si è distinto l’infermiere di Perinaldo Ludger Robert (detto Lukas) Boewer, 50 anni appena compiuti, nazionalità tedesca ma italiano di residenza e di club, una moglie 3 tre figli, che ha compiuto un grande exploit percorrendo senza fermarsi (salvo per bisogni fisiologici) ben 210,210 km; alla fine è risultato al quinto posto preceduto dall’irlandese Thomas Maguire (248,392 km, nuovo primato nazionale) e tre atleti della squadra nazionale francese. La prestazione di Boewer vale, a livelo stagionale, anche la migliore prestazione ligure dell’anno, la 13^ prestazione nella graduatoria assoluta in Germania e la quarta di categoria. Ha sfiorato invece il primato sociale della Sanremo Runners che resta nelle gambe di Marco Baggi con 216,944 km conseguiti al Mondiale di Taiwan nel 2006.
Dichiara Lukas Boewer: “Il mio obiettivo era correre per tutte le 24 ore percorrendo almeno la distanza di 200 km. Dopo 16 ore di corsa continua (circa 150 km già percorsi a mezzanotte) ho subito una crisi e pensavo di fermarmi. Poi con i consigli dello staff, un buon caffè italiano appena preparato, ho ripreso a camminare per quattro chilometri: un toccasana che mi ha permesso di riprendere a correre almeno le ultime sei ore alla velocità delle prime sei!”
I complimenti li meritano tutti. Uno particolare però è riservato a Diego Di Toma, imperiese prossimo ai 39 anni, una moglie e due figli, impiegato all’ASL 1 Imperiese con sede di lavoro a Bussana, da tre anni tra i più forti specialisti italiani dei 100 km, oggi al suo debutto nella durissima specialità delle 24 ore. Nessuna preparazione specifica, solo una divagazione di fine stagione tanto per rompere la monotonia e per sostenere i compagni di squadra, tutti insieme, uniti per una buona causa.

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