mercoledì, ottobre 28, 2009

Guido Seborga cento anni dopo



Mercoledì 4 novembre 2009, alle ore 17.00, nella Sala dei Chierici della Biblioteca Berio (Via del Seminario 16, Genova) Laura Hess, Massimo Novelli, Claudio Bertieri e Leo Lecci rileggono l’attività narrativa, critica e artistica dell’Autore. La manifestazione prende spunto dal centenario della nascita di Guido Hess (meglio noto come “Seborga”, 1909-1990), intellettuale torinese ma con patria d’elezione nel Ponente ligure, a Bordighera. Autore di romanzi quali L’uomo di Camporosso e Il figlio di Caino, pubblicati da Mondadori e accolti alla fine degli anni Quaranta del Novecento come opere innovative e importanti del realismo italiano, è stato anche poeta, pittore, giornalista, agguerrito polemista.Graphot Editrice-Spoon River ha ripubblicato, appunto nel 2009, i suoi romanzi Morte d’Europa (prima edizione 1959, con il titolo Amori capitali) e Ergastolo (prima edizione 1963). Il primo è un romanzo che, affrontando tematiche sociali e politiche (l’immigrazione, i conflitti che ne conseguono, la crisi dei valori democratici e resistenziali), si rivela sempre vivo e attuale. Anche in Ergastolo le rivolte sociali, le proteste operaie, le agitazioni dei lavoratori del porto di Genova confortano e sottolineano la tematica prediletta dall’Autore. Vicende di contrabbando e di criminalità organizzata completano la fotografia storica del periodo. Laura Hess, figlia di Guido Seborga, organizzatrice dell’archivio paterno, ha curato, insieme a Massimo Novelli, scrittore e giornalista de la Repubblica, l’edizione di Guido Seborga – Scritti, immagini, lettere (Graphot, 2009). Claudio Bertieri, critico dello spettacolo, approfondisce l’attività giornalistica di Seborga, analizzando i suoi scritti sul cinema e sul teatro attraverso le corrispondenze inviate da Parigi a vari giornali italiani nei primi anni del dopoguerra. Leo Lecci, studioso di arte contemporanea e ricercatore dell’Ateneo genovese, esamina la singolarissima produzione grafica e pittorica alla quale Seborga si è dedicato, specialmente nella seconda parte della sua vita. La Fondazione Novaro ha dedicato a Seborga, nel 2004, un quaderno monografico di La Riviera Ligure (n. 43/44).

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