martedì, settembre 29, 2009

Funzionari delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana all’Istituto di Diritto Umanitario

La “Responsabilità di proteggere” rappresenta una nuova dimensione della protezione della popolazione civile in situazioni di conflitto armato in particolare per quanto riguarda il crimine di genocidio, i crimini di guerra, la pulizia etnica ed i crimini contro l’umanità.
Essa implica che ogni stato ha la responsabilità di proteggere la propria popolazione civile e la comunità internazionale deve assistere gli stati nell’esercizio di questa responsabilità, sebbene l’effettivo valore giuridico di tale concetto sia ancora dibattuto. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha organizzato, lo scorso mese di luglio, un’iniziativa volta a promuovere il concetto di “Responsabilità di proteggere” nell’ambito della Comunità Internazionale sottolineando quindi l’importanza di tale concetto nell’attuale scenario internazionale.
In questa prospettiva, l’’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario ha organizzato, in collaborazione con lo Staff College delle Nazioni Unite (United Nations System Staff College) di Torino – agenzia di formazione dell’ONU – un corso sulla “Responsabilità di proteggere” nell’ambito delle operazioni di pace, con un focus tematico a quelle in corso nel continente africano.
Al corso, che ha preso avvio ieri, partecipano 26 alti funzionari delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana, esperti giuridici e alti ufficiali militari impiegati nelle varie operazioni di pace in diversi paesi dell’Africa: Burundi, Liberia, Repubblica Democratica del Congo, Sierra Leone e Sudan.

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